LUGO (RA) - Più riconoscibile della scritta Coca Cola o Google. È il cavallino rampante della Ferrari, che per il secondo anno consecutivo è in cima alla classifica di Brand-finance come marchio più influente al mondo. Il cavallino venne adottato nel 1923, quando la madre dell'aviatore della grande guerra Francesco Baracca offrì come portafortuna a Enzo Ferrari il simbolo che suo figlio faceva dipingere - in rosso - sulle fiancate dei velivoli. Mentre la casa automobilistica di Maranello lo ridisegnò nero su fondo giallo, colore della città di Modena, cinquant'anni dopo tornò al rosso originario nel simbolo dell'associazione sportiva "Francesco Baracca", l'unione ciclistica di Lugo che domenica 11 maggio ha organizzato, nel comune ravennate, la trentacinquesima edizione della gran fondo cicloturistica "Il Giro della Romagna".Oltre 150 volontari hanno lavorato per riuscire a ospitare i 5.000 ciclisti che hanno partecipato al raduno valido come terza tappa del Circuito romagnolo e come prova unica del campionato cicloturistico per società Uisp. "Il Giro della Romagna - ha affermato Paolo Contarini, presidente dell'Uc F. Baracca - è una vera festa per noi e per chi viene da fuori città. Lavoriamo per tanti mesi e quando si arriva al giorno del raduno vogliamo garantire assistenza, mostrare i percorsi più belli e offrire una ricca ristorazione. Quest'anno poi siamo particolarmente felici di ospitare il campionato italiano Uisp: era un desiderio che coltivavamo da tempo e, considerata la nostra storia, possiamo dire di essercelo meritato".
I ciclisti, partiti alla francese dalla sede della Uisp di Lugo, hanno potuto scegliere tra quattro percorsi collinari di 60, 90, 140 o 170 chilometri con un dislivello complessivo di oltre 2.000 metri. "Dopo aver superato i paesaggi dolomitici del Sambuca - ha spiegato Contarini - e la salita della collina, immersa nel bosco, i cicloturisti si sono risposati, assieme alle proprie famiglie, nel pasta party offerto all'arrivo. Il primo obiettivo del resto è quello di far divertire le persone". C'è stato spazio anche per i più piccoli con una pedalata partita dalla rocca di Lugo in occasione di Bicincittà, che quest'anno si è svolta in concomitanza della giornata nazionale della bicicletta istituita dal Ministero dell'ambiente.
Domenica 18 maggio, sempre dal comune ravennate, partirà anche la nona tappa del Giro d'Italia. "Fino ad allora - ha anticipato Raffaele Cortesi, sindaco di Lugo - avremo tante iniziative, legate al mondo della bicicletta ma interessanti per tutta la cittadinanza. Si andrà dalla mostra su Marco Pantani a quella dedicata al centenario del passaggio del Giro del 1914 con la tappa che è stata definita la più dura di sempre". Il riferimento è ai 429 chilometri de' L'Aquila-Lugo - penultima tappa di quello che è stato poi ribattezzato "il giro dei record" - corsi dagli otto ciclisti superstiti alla tappa più lunga di sempre. Due gironi prima, i 428 chilometri da Bari al capoluogo abruzzese, erano stati coperti in "appena" 19 ore, 34 minuti, e 47 secondi.